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“Certificazioni ambientali: uno strumento per fare mercato”: Garbini tra i protagonisti del convegno

Venerdì 1 luglio ci sarà anche Garbini Consulting tra i partecipanti del convegno “ Certificazioni ambientali: uno strumento per fare mercato ”.

 

Certificazioni ambientali: un convegno “amico dell’ambiente”


“ Certificazioni ambientali: uno strumento per fare mercato ”: il 1 luglio 2016, dalle h. 14.30, presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche (aula 160/3) si terrà il convegno organizzato da Studio Botta, Enerlab e Symbola. L’evento, che è rivolto a tutte le aziende del territorio marchigiano e a professionisti del settore “ambiente”, è gratuito ed ha l’obiettivo di aumentare la consapevolezza e le conoscenze sugli strumenti di sostenibilità ambientale che possono aiutare le imprese ad essere più competitive sul mercato.

Il tema delle certificazioni ambientali, infatti, è sempre più attuale. Lo stesso Ministero dell’Ambiente nella “Tabella di marcia verso un’Europa efficiente nell’impiego delle risorse” afferma infatti:

“Per molti decenni l’Europa ha conosciuto una crescita di prosperità e benessere basata su un uso intensivo delle risorse. Oggi si trova però di fronte a una sfida duplice: favorire la crescita necessaria per creare occupazione e benessere per i cittadini e nel contempo garantire che sia di qualità tale da assicurare un futuro sostenibile. Per affrontare queste difficoltà e trasformarle in opportunità, la nostra economia dovrà subire una trasformazione profonda nell’arco di una generazione nei settori dell’energia, dell’industria, dell’agricoltura, della pesca e dei trasporti, ma anche nel comportamento di produttori e consumatori. Solo preparandoci tempestivamente a tale trasformazione e in modo prevedibile e controllato potremo accrescere ulteriormente la nostra prosperità e il nostro benessere, riducendo nel contempo i livelli di utilizzo delle risorse e il relativo impatto”.

È ovvio che una trasformazione di questo tipo deve avere alla base un piano strategico che parta in primis dalle imprese e si estenda poi alla quotidianità di ciascuno di noi. Il motore del cambiamento, in questo caso, è alimentato da due fonti principali: l’innovazione e l’efficienza delle risorse.

In questo contesto il convegno “Certificazioni ambientali: uno strumento per fare mercato” è un modo per riflettere sulle condizioni necessarie per creare nuove opportunità economiche per le imprese grazie alla riprogettazione dei prodotti, alla gestione sostenibile delle risorse ambientali, alla promozione del riciclaggio e del riuso, alla sostituzione di materiali e al risparmio di risorse.

 

Ecosostenibile? Si grazie!

 

Dopo il saluto iniziale degli Ing.ri Michele Germani e Maurizio Bevilacqua della Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche, l’incontro si svolgerà attraverso una serie di interventi che mirano ad approfondire il mondo delle certificazioni ambientali attraverso testimonianze aziendali e riflessioni sugli strumenti a disposizione delle imprese per diventare più competitive sul mercato.

Garbini Consulting, in particolare, prenderà parte al convegno con l’intervento “Ecosostenibile? Si, grazie” in cui racconterà il progetto Risparmio Virtuoso, il cui obiettivo è diffondere un nuovo modo di fare impresa basato sul risparmio economico, sul risparmio del pianeta e sulla solidarietà. Tre principi che, insieme, riescono a dar vita ad un’intelligenza contrattuale con cui le imprese clienti, fornitori e consumatori  possono ottimizzare i processi di acquisto,  ma soprattutto il frutto del Risparmio economico e del Pianeta è da tutti.

Nel campo delle certificazioni ambientali Garbini Consulting sta lavorando su due fronti principali:

Energia verde certificata 100%: proprio agendo sui valori del Risparmio Virtuoso, Garbini è infatti riuscita ad ottenere da alcuni fornitori energia verde certificata allo stesso prezzo di quella tradizionale. Il bollino “100% energia verde certificata” è una certificazione super partes che oltre a fornire indubbi vantaggi pratici (ad esempio nel caso in cui si scelga di cambiare fornitore non ci sarà bisogno di cambiare il marchio usato), deve trasmettere l’adesione e la passione per i principi della sostenibilità economica, della sostenibilità ambientale e della solidarietà;

packaging 100% ecosostenibile: negli ultimi anni Garbini sta lavorando anche per cercare di ottenere una certificazione di imballaggio 100% ecosostenibile allo stesso prezzo di quello tradizionale. Al momento non esiste un fornitore che può garantire un imballaggio di questo tipo ma si sta lavorando ad esempio sul settore carni per sostituire il classico vassoio in polistirolo barrierato con delle vaschette in polipropilene monomateriale apportando moltissimi vantaggi con un minor costo del prodotto (riciclabilità, allungamento della shelf life, migliore impatto visivo in quanto può essere anche trasparente, risparmio sullo spazio di immagazzinamento, microondabilità).
Inoltre, considerando la scarsa innovazione di materie prime più ecosostenibili, scegliamo e premiamo le aziende che impattano meno sull’ambiente e garantiscono nello stesso tempo un’elevata competitività.

Accanto all’intervento di Andrea Garbini e Marco Gennaro della Garbini Consulting, il convegno si focalizzerà anche:
– sugli strumenti di sostenibilità ambientale e di finanza agevolata, con l’intervento dell’Ing. Sergio Botta di Studio Botta & associati ed Enerlab;
– sui protocolli di Green Building e la piattaforma Ongrening dell’ing. Marco Mari, esperto Senior in Green Building e Green Products;
– sul “design for enviromental” con l’ing. Claudio Favi della facoltà di ingegneria dell’UNIVPM;
– su testimonianze aziendali come quella del dott. Diego Mingarelli dell’azienda Diasen.

Il convegno si concluderà, infine, con la presentazione da parte del segretario generale di Symbola, Fabio Renzi, del rapporto “Certificare per competere” che nasce con l’intento di dare ai consumatori, alle aziende e ai tecnici del settore strumenti utili per fare chiarezza nel mondo delle certificazioni ambientali, cercando di portare alla luce un aspetto sottovalutato: la correlazione tra certificazione e competitività delle aziende.

 

Certificazioni ambientali: cosa sono e come funzionano?

 

Le certificazioni ambientali sono strumenti per fornire la possibilità a chi ha un’attività di ridurre volontariamente il proprio impatto ambientale. Sono quindi mezzi di comunicazione ma soprattutto di trasparenza per fornire informazioni sulle aziende che decidono di rispettare determinati parametri ambientali riferiti al proprio processo di produzione o al ciclo di vita del prodotto.

Nate intorno agli anni ‘90 da un’azione combinata della Commissione europea, degli stati membri e delle diverse organizzazioni internazionali, la certificazione ambientale pò riferirsi:

  • ai sistemi di gestione ambientale (esempio EMAS);
  • alle etichette ambientali (esempio Ecolabel UE);
  • alle autodichiarazioni ambientali (disciplinate dalla Norma ISO 14021, esempio Mobius loop);
  • alle dichiarazioni Ambientali di Prodotto (disciplinate dalla Norma ISO 14025);
  • ai marchi ed etichettature obbligatori (es. etichettature di risparmio energetico).

Questi strumenti si focalizzano sull’analisi del ciclo di vita dei prodotti in modo da individuare, per ogni fase del ciclo (dal reperimento e lavorazione delle materie necessarie alla loro produzione, allo smaltimento finale degli stessi), gli impatti ambientali più significativi e definire così obiettivi di miglioramento e standard da raggiungere.

Le certificazioni ambientali, insomma, sono molto di più di una semplice “etichetta” e l’evento del 1 luglio è un modo per riflettere su come queste possano in realtà diventare un “acceleratore di competitività”, il punto di partenza di un percorso che porta al miglioramento delle performance ambientali ma anche economiche delle imprese e del loro rapporto con i consumatori, il territorio e la società tutta.

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