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Parigi città ecologica: la “Ville Verte” è un esempio per l’Europa contemporanea

Il rispetto e la salvaguardia dell’ambiente diventano sempre più insistentemente argomenti centrali del dibattito pubblico globale. Le grandi città soffrono principalmente la carenza di spazi verdi, l’inquinamento atmosferico ed acustico e il conseguente impoverimento della qualità dell’aria. È necessario perciò investire sempre più risorse nello sviluppo sostenibile affinché le metropoli diventino luoghi vivibili e a minore impatto ambientale.

L’attenzione verso queste tematiche – nonché una serie di iniziative collaterali promosse da un gran numero di organizzazioni dedite alla tutela dell’ambiente – ha determinato il successo del modello di Parigi città ecologica. Parigi si sta impegnando a fondo per conseguire il titolo di “Ville Verte“, traendo grande ispirazione dalle politiche attuate in materia dai Paesi scandinavi.

Diversi ambiziosi progetti sono stati messi in cantiere già da alcuni anni: tra questi sono senz’altro degni di nota l’eliminazione di due arterie autostradali cittadine in prossimità della Senna e la riqualificazione del lungofiume, con aree verdi e spazi pubblici ricreativi. La lungimirante pianificazione del Comune consacrerebbe definitivamente l’obiettivo di una Parigi città ecologica.

L'”eco-capitale” francese è riuscita ad aggiudicarsi i posti migliori nelle classifiche mondiali delle città “eco-friendly”. Alcuni progetti, come il “piano per la transizione energetica”, puntano ad aumentare del 25% l’uso di energie rinnovabili entro il 2020 e del 50% entro il 2050; altri, invece, promuovono l’adozione di modelli di architettura sostenibile. I numerosi sforzi in chiave ecologista sopra citati potrebbero facilmente confermare lo status di Parigi città ecologica. Il circolo virtuoso, inoltre, potrebbe rivelarsi contagioso e sensibilizzare adeguatamente le altre città francesi e tutte le capitali europee. D’altronde, questo fenomeno si sta in parte già manifestando nel Nord Europa e, in particolare, nella perla del Baltico, Tallinn, premiata già a partire dal 2011dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come città europea con la migliore qualità dell’aria, seguita dalla finlandese Oulu. Già da alcuni anni, infatti, l’amministrazione municipale ha fortemente incentivato l’uso di mezzi pubblici a discapito dell’auto privata, decidendo di renderli universalmente gratuiti per i circa 400.000 residenti della capitale estone. Si tratta di un’iniziativa unica al mondo e di grande impatto ecologico.

L’approccio adottato da Parigi include un’indispensabile partecipazione attiva dei residenti.

Cittadini, imprese pubbliche ed aziende private sono state ripetutamente invitati a dare il loro contributo, presentando idee e soluzioni concrete finalizzate a ridurre il consumo d’energia in tutto il continente europeo. Soltanto l’impegno e gli sforzi congiunti del grande pubblico, dell’imprenditoria e della pubblica amministrazione possono garantire risultati davvero eccellenti. I tetti verdi, gli ingenti investimenti nel settore delle energie rinnovabili e le politiche anti-inquinamento non solo migliorano considerevolmente la qualità della vita dei cittadini, ma possono generare occupazione, creando nuovi posti di lavoro, ovvero i cosiddetti “green job”.

Il Paese d’Oltralpe vuole inviare un chiaro messaggio a tutta l’Europa: si può (e si deve) investire nel benessere dei cittadini e dell’ambiente. L’Italia e tutte le altre nazioni europee dovrebbero trarre spunti di riflessione dall’insegnamento di Parigi, una città sempre più ecologica.

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