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Dal campo alla forchetta: la nostra indagine sulla sostenibilità della carne di pollo

Oggi abbiamo una bella notizia che ci riguarda e di cui siamo particolarmente orgogliosi. Qualche mese fa abbiamo parlato di carbon footprint in questo post, mostrando anche il calcolo fatto sulla nostra azienda. Un dato molto importante perché ci fa capire come impattiamo sull’ambiente e come possiamo migliorare la nostra sostenibilità.

Veniamo ora alla novità che ci riguarda. Grazie al nostro lavoro, Valverde è la prima azienda italiana del settore avicolo ad aver ottenuto la Certificazione Carbon Footprint ISO 14067.

La certificazione Carbon Footprint di Valverde

Valverde è una cooperativa di soci allevatori, che da più di tre generazioni produce polli 100% allevati in Piemonte presso piccole aziende agricole a gestione familiare, distribuite sulle colline di tutta la regione: Biella, Asti, Chieri, Cuneo, Chivasso, Borgo d’Ale. Alleva nel pieno rispetto delle regole che prevedono il benessere animale e l’allevamento etico. I polli vengono allevati a terra, in spazi superiori a quelli stabili per legge, e a loro vengono garantite ore di riposo al di sopra della media per favorire i corretti e naturali ritmi della crescita. Consapevoli che la rintracciabilità di filiera rappresenta un impegno di massima serietà per il produttore e di maggiore sicurezza per il consumatore e che i cambiamenti climatici sono stati universalmente identificati come una delle maggiori sfide per tutti, la cooperativa ha deciso di valutare la performance ambientale di tutta la filiera della carne avicola. Questo permette di identificare quali siano le attività maggiormente impattanti sul fenomeno del riscaldamento globale e quali possano essere gli interventi di mitigazione più adeguati da mettere in campo.

La valutazione del Carbon Footprint dei propri prodotti può migliorare la conoscenza dell’organizzazione in merito alle proprie emissioni e può aiutare ad identificare le migliori opportunità di riduzione, conducendo l’impresa al miglioramento nell’utilizzo delle materie prime e dell’efficienza energetica.

Come ha sottolineato Andrea Costa, presidente della cooperativa Valverde: “Il nostro stile di vita può influenzare i cambiamenti climatici e usare più attenzione, anche nel quotidiano, alle emissioni di CO2 non è solo un gesto green ma anche, sempre di più, un gesto civico. Vogliamo che il nostro impegno sia garanzia per il consumatore di un prodotto – il nostro pollo – di qualità. Oggi la certificazione del Carbon Footprint ci permette di valutare l’impatto ambientale in termini di riscaldamento globale da parte del nostro pollo lungo il suo ciclo di vita”.

costa-valverde

Quantificato il ciclo di vita, «dal campo alla forchetta»

La quantificazione delle emissioni di gas ad effetto serra lungo tutto il ciclo di vita dei prodotti Valverde «dal campo alla forchetta» è stata calcolata da Risparmio Virtuoso su:

  • Coltivazione e produzione mangime
  • Allevamento
  • Produzione degli imballaggi
  • Trasporto del pollame
  • Lavorazione e confezionamento
  • Distribuzione
  • Cottura da parte del consumatore

Con l’ottenimento della certificazione ISO 14067, Valverde ha dimostrato di essere leader fra le aziende consapevoli e responsabili e di condividere gli stessi valori di Risparmio Virtuoso.

Un notevole risparmio di CO2

I risultati dello studio hanno evidenziato che la carne di pollo è più salutare di quella rossa, sia per l’uomo che per il pianeta. Infatti, per produrre 1 kg di carne di pollo lavorata vengono emessi 6,35 kg di CO2, mentre ne vengono emessi oltre 22 per la carne bovina: un risparmio del 70% di emissioni. Il pollo ha un indice di conversione del mangime in carne migliore e non emette metano nei processi digestivi. Ci sono altri due fattori determinanti per questo calcolo: i trasporti sono minimizzati, grazie alla scelta della filiera corta e viene utilizzata energia rinnovabile, il che permette all’azienda di risparmiare ogni anno 400 t di CO2, pari al lavoro di 14.000 alberi!

Il percorso, che parte dalla coltivazione e arriva fino al piatto, potrebbe essere ancora più virtuoso con il contributo del consumatore. Se a casa usassimo energia rinnovabile, il Carbon Footprint potrebbe essere ridotto ulteriormente del 20%.

Noi di Risparmio Virtuoso pensiamo che essere un’impresa di qualità e sostenibile oggi sia un plus riconosciuto dai consumatori e dalle amministrazioni. Certificarsi Carbon Footprint significa responsabilità sociale, impegno, trasparenza, tracciabilità. Inoltre, permette di entrare come fornitore per gli appalti verdi della Pubblica Amministrazione, come indicato dalla direttiva del Nuovo Codice Appalti che ha recepito la strategia europea del Green Public Procuremet (GPP): un requisito di valore nelle procedure di appalto della ristorazione collettiva e organizzata.

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