Carbon Footprint, come aiutare le imprese a ridurre le emissioni (e salvare il pianeta)
Il nuovo servizio di Universal Procurement Mind srl, attraverso il brand Risparmio Virtuoso, la realtà fondata da Andrea Garbini, il Consulente del risparmio: «Il nostro prodotto è pensato per consentire a tutte le aziende di raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni. Un passo fondamentale, per dare un senso alla stessa impresa e in grado di generare un bene comune. Anche il consumatore di oggi è decisamente cambiato: è molto più attento, consapevole e pretende dalle aziende la massima chiarezza e impegno verso l’ambiente».
Si parte dalla produzione a basso impatto ambientale, magari attraverso un packaging tutto sostenibile, per arrivare alla carbon neutrality entro il 2030. Sono sempre di più le aziende che, tra i vari obiettivi di fatturato, si pongono quello di ridurre il proprio impatto sull’ambiente. Lo sa bene Universal Procurement Mind srl, attraverso il brand Risparmio Virtuoso, realtà che da oltre 10 anni è impegnata nella promozione di soluzioni che consentano alle imprese di risparmiare e al tempo stesso inquinare di meno. Attraverso la Carbon Footprint: un importante indicatore di sostenibilità ambientale, che misura la quantità totale di emissioni di anidride carbonica (CO2) generate da un particolare prodotto, servizio o da un’organizzazione. Il metodo permette, dunque, di identificare gli ambiti e i campi in cui un’azienda deve agire per migliorare le proprie prestazioni ambientali. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: oltre a una riduzione dell’impronta climatica, chi sceglie la strada della sostenibilità ha registrato anche un abbattimento dei costi provenienti dai consumi energetici. L’obiettivo? Permettere alle aziende di calcolare e azzerare le emissioni di CO2. Un valore aggiunto per le imprese, in grado di migliorare la comunicazione e il rapporto con i consumatori, sempre più informati e attenti. Una serie di aspetti che, Risparmio virtuoso, conosce molto bene. «La riduzione delle emissioni di carbonio determina un miglioramento dell’efficienza energetica e delle risorse, quindi anche un risparmio economico – dice Andrea -. Se l’obiettivo è raggiungere la carbon neutrality il 2030, le aziende interessate devono accelerare l’iter e farlo fin da ora. Si tratta di un passo fondamentale, per dare un senso alla stessa impresa, oltre a generare un bene comune. Anche il consumatore di oggi è decisamente cambiato: è molto più attento, consapevole e pretende dalle aziende la massima chiarezza e impegno verso l’ambiente». Il servizio è molto semplice. «Partiamo con la misurazione delle emissioni di CO2 del cliente – spiega il “Consulente del risparmio” -. Poi, una volta misurata, si andrà a presentare un piano di interventi della durata di almeno tre anni per arrivare alla compensazione». A questo punto Risparmio virtuoso suggerisce il piano migliore per l’azienda e attraverso i progetti di tutela ambientale certificati, neutralizza le emissioni. Al termine del percorso, sarà Universal Procurement Mind a certificare l’azienda con il marchio “Risparmio virtuoso Carbon neutral”. «Le emissioni sono responsabili del riscaldamento globale – conclude Andrea -. Ognuno può fare qualcosa, nel proprio piccolo. La Carbon Footprint è applicabile a tutte le imprese che intendono dimostrare il proprio impegno nella riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. Dal settore manifatturiero a quello agroalimentare; dalle aziende di servizi agli uffici. Insomma, un servizio per tutti».
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