Quali sono gli incentivi per l’efficientamento energetico? Cosa devono fare le aziende per ottenerli? Conzero ti guida nel mondo dell’efficienza energetica.
Efficienza energetica: cosa si intende?
Oggi si sente spesso parlare di efficientamento energetico, ma in pochi sanno veramente a cosa questa espressione si riferisca. Secondo l’ENEA (l’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo sostenibile) l’ “efficienza energetica” indica l’adozione di tecnologie, ma anche di comportamenti consapevoli e responsabili, che aiutino a sfruttare l’energia in maniera sempre più razionale, eliminando sprechi e perdite causati da un funzionamento e una gestione non ottimale degli impianti.
Questo tipo di comportamenti riguardano sia sistemi semplici come possono essere gli elettrodomestici o le caldaie, sia strutture più complesse come gli edifici, le industrie, i mezzi di trasporto.
Parlare di efficientamento energetico significa quindi:
- utilizzare l’energia in modo migliore;
- ridurre notevolmente i consumi energetici;
- abbassare le spese energetiche sia a livello individuale (risparmi visibili nelle bollette di imprese e cittadini) sia a livello generale (risparmi sulla bolletta nazionale e riduzione dell’inquinamento).
Il lavoro di Conzero, la società in cui Garbini Consulting ed ingegneri esperti in soluzioni di efficienza energetica ed Esperti in Gestione dell’Energia (EGE) certificati secondo la norma UNI CEI 11339 uniscono le loro professionalità, nasce proprio con questo obiettivo: dare una mano alle imprese che vogliono ottimizzare i costi. Perché gli incentivi sono un valido aiuto nella concretizzazione degli interventi di efficientamento energetico degli edifici, ma il vero risparmio si costruisce sul consumo.
In fase di acquisto, infatti, si può intervenire su circa il 40% dei costi sostenuti per l’energia elettrica; la restante parte è fatta di costi che sono stabiliti dall’Autorità e che il fornitore va solo a rifatturare. Qui è più difficile agire. L’unico modo attraverso il quale si può agire per abbattere la spese energetica è quindi innescare meccanismi di efficienza energetica con l’obiettivo di ridurre i consumi.
Interventi di efficientamento energetico: quali sono gli incentivi 2017?
Per il 2017 tutte le aziende che stanno pensando di mettere in atto soluzioni di efficientamento energetico possono far riferimento ai seguenti incentivi:
1) Detrazione fiscale 50-65% su IRPEF o IRES
Questa tipologia di detrazione, già in vigore nel 2016, è stata prorogata fino al 31 dicembre 2017. Il punto di riferimento è rappresentato da quanto indicato dall’Agenzia delle Entrate in merito alle operazioni di riqualificazione energetica.
L’agevolazione consiste in una detrazione dall’Irpef o dall’Ires ed è concessa quando si eseguono interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti.
In particolare, la detrazione, che è pari al 65% per le spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2017, è riconosciuta se le spese sono state sostenute per:
- la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento;
- il miglioramento termico dell’edificio (coibentazioni – pavimenti – finestre, comprensive di infissi);
- l’installazione di pannelli solari;
- la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.
Per tutti i dettagli relativi agli interventi interessati, alle spese detraibili e agli adempimenti richiesti si può consultare l’informativa dell’Agenzia “Le agevolazioni fiscali per il risparmio energetico”.
2) Titoli di efficienza energetica o “certificati bianchi”
I certificati bianchi sono incentivi nati per rispondere alle richieste dell’Europa che con il “pacchetto 20-20-20” per il clima e l’energia ha stabilito gli obiettivi di diminuzione di energia primaria, cioè:
- ridurre le emissioni di CO2 del 20%;
- portare al 20% la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili;
- aumentare del 20% il risparmio energetico.
Tutte operazioni che dovranno essere compiute entro il 2020.I certificati bianchi sono stati introdotti in Italia con decreto ministeriale del 20 luglio 2004 e attestano il conseguimento di risparmi energetici attraverso l’applicazione di tecnologie e sistemi ottimizzati e più efficienti.
In altre parole tutte le imprese partono da una base di consumi energetici “A” e dopo l’intervento di efficientamento arrivano ad un punto “B”. Il risparmio generato da “A – B” viene convertito in un certificato di efficienza energetica. Ogni certificato è emesso dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ed equivale al risparmio di una tonnellata di petrolio.
Affinché questa modalità di incentivo possa funzionare è però necessario monitorare il “prima” e il “dopo”. Ne deriva che il primo passo che le aziende devono compiere è quello di installare correttamente i misuratori prima che l’intervento di efficientamento si realizzi.
Conzero aiuta le aziende in diverse fasi:
- nella parte di consulenza sugli interventi per migliorare l’efficienza energetica del cliente finale;
- nella parte relativa alla progettazione del sistema di monitoraggio e nella verifica dei consumi;
- nella parte di gestione della richiesta dei TEE al GSE e nella successiva vendita nel mercato degli stessi.
Interviene anche in modalità ESCO (Energy Service Company): è direttamente la Conzero che investe sul cliente facendosi carico delle eventuali spese; sarà ripagata dall’azienda con la condivisione dei reali risparmi ottenuti dalle tecnologie fornite.
3) Conto Termico
Il conto termico è un incentivo che ha come obiettivo la riduzione dei consumi termici. Può essere richiesto da privati e/o aziende che adottino interventi come:
- sostituzione di un impianto di climatizzazione esistente con un impianto dotato di pompa di calore elettrica o a gas;
- sostituzione di impianti di climatizzazione di serre o dei fabbricati rurali con impianti dotati di generatore di calore alimentato a biomassa, insomma con le deiezioni degli animali;
- installazione di impianti solari termici, che producano energia da utilizzare per i processi produttivi o che immettano in impianti di teleriscaldamento o teleraffrescamento (in pratica, pannelli solari che producono calore e non luce);
- sostituzione degli scalda acqua elettrici con scalda acqua a pompa di calore;
- sostituzione di impianti di climatizzazione con sistemi ibridi a pompa di calore.
Il conto termico prevede la restituzione di circa il 40% sulla spesa fatta in rate annuali o in una rata singola se il valore degli interventi è minore di 5000€. L’importo è restituito due mesi dopo la richiesta che deve essere effettuata entro 60 giorni dal termine dei lavori.
Per scoprire tutti gli interventi incentivabili si può consultare il sito del GSE .
4) Credito d’imposta
Per il periodo 2015-2019 tutte le imprese che decidono di investire in ricerca e sviluppo avranno la possibilità di ottenere un’agevolazione fiscale, sotto forma di credito d’imposta.
Questo incentivo spetta a tutte le aziende (indipendentemente dalle dimensioni, dalla forma giuridica, dal settore di attività e dal regime contabile adottato) che nel corso del periodo di imposta abbiano effettuato investimenti in ricerca e sviluppo per almeno 30.000 euro.
Per ottenere questa tipologia di agevolazione non è necessaria alcuna autorizzazione, basta indicarla nella dichiarazione dei redditi in compensazione con modello F24 dal periodo d’imposta successivo a quello in cui i costi sono stati sostenuti.
Con questo meccanismo il costo della consulenza sull’audit energetico, con cui ogni impresa può identificare le potenzialità dell’intervento di efficienza energetica e quindi calcolare il periodo di tempo necessario per compensare l’investimento effettuato, viene totalmente recuperato.
5) Iper ammortamento
La Legge di Bilancio 2017, al comma 9 dell’art. 1, ha stabilito che:
Al fine di favorire processi di trasformazione tecnologica e digitale secondo il modello «Industria 4.0», per gli investimenti, effettuati nel periodo indicato al comma 8, in beni materiali strumentali nuovi compresi nell’elenco di cui all’allegato A annesso alla presente legge, il costo di acquisizione è maggiorato del 150 per cento.
Questo tipo di incentivo va a premiare tutte le imprese che decidono di investire in interventi di digitalizzazione della produzione industriale. Ciò significa che l’azienda anticipa la spesa e poi la porta in detrazione non al 100%, ma al 150%. Ecco l’elenco completo dei beni ammessi.
6) Incentivi regionali
Nei prossimi mesi anche le Regioni si impegneranno per favorire interventi di efficienza energetica. A partire dal Programma operativo regionale dei Fondi europei dovrebbero arrivare, infatti, incentivi finalizzati alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti delle imprese. In questo senso le diagnosi energetiche costituiscono requisito di ammissibilità per l’accesso al finanziamento degli interventi programmati dal bando.
L’intervento è di notevole interesse – spiega Sciapichetti, Assessore della Regione Marche – con il bando sulle diagnosi e le certificazioni energetiche, finanziamo con un contributo del 50 per cento gli studi che sono a monte degli investimenti di efficientamento energetico delle piccole e medie imprese. La realizzazione delle diagnosi energetiche consentirà alle aziende di aumentare la consapevolezza in merito ai propri consumi energetici e ai relativi costi indirizzando, così, le stesse verso la realizzazione di interventi di efficientamento energetico ottimali.
Per poter accedere a queste forme di incentivo le aziende devono però compiere un lavoro a monte che si realizza in un’analisi completa del loro stato di partenza. È a partire da questa fotografia che l’impresa sarà in grado di capire i problemi, i settori su cui agire e quali azioni mettere in campo per migliorare l’efficenza energetica.
Conzero si occupa proprio di questa parte di analisi iniziale e di guidare i suoi clienti nel mondo dell’efficentamento energetico: guadagna l’impresa, ma di riflesso guadagna anche l’ambiente. Ed è qui che si realizza una ricongiunzione con gli obiettivi del Risparmio Virtuoso: risparmio del pianeta, risparmio economico e solidarietà.
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