Errori di fatturazione: fidarsi è bene, non fidarsi è meglio!

Come dimostrato da una nostra ricerca, in quasi sette casi su dieci, le aziende italiane si vedono recapitare bollette telefoniche che contengono errori di fatturazione, nell’applicazione dei piani tariffari, nel mancato calcolo degli sconti sui canoni o nella mancata applicazione delle specifiche opzioni richieste dagli utenti.  Un dato davvero incredibile che rende indispensabile attrezzarsi in maniera adeguata contro questo tipo di spiacevoli situazioni. In altre parole, come bisogna comportarsi nel caso in cui si riscontrino degli errori di fatturazione? Stando allo studio, nel 48% dei casi sono stati riscontrati errori nell’applicazione dei piani tariffari, mentre nel 32% non sono state applicate le opzioni specifiche richieste dall’utente. Il restante 20% degli errori, infine, riguarda il mancato calcolo degli sconti sui canoni.

Nel caso in cui si siano state versate delle somme in eccesso, è possibile inoltrare un reclamo per riottenere gli importi non dovuti. Nel momento in cui l’operatore riconosce che siano stati commessi errori di fatturazione, viene eseguito un nuovo calcolo degli importi, e il rimborso viene effettuato nella fattura successiva, salvo eccezioni particolari. Diverso è, invece, il caso in cui le somme in eccesso non siano ancora state versate: in questo caso, si contatta il reparto amministrativo del fornitore e si concordano tempi e modalità per il pagamento, in relazione alla spesa complessiva del cliente sul bimestre e all’entità del riaccredito.

E’ fondamentale, quindi, prestare attenzione alle fatture che si ricevono, anche perché spesso esse contengono voci di spesa che non sono documentate in maniera chiara e trasparente o – peggio ancora – non sono previste nel contratto sottoscritto al momento in cui il servizio è stato richiesto. Se è vero che la legge è al servizio del consumatore permettendogli di tutelarsi contro gli errori di fatturazione il versamento di importi non dovuti, è altrettanto vero che non sempre le procedure sono così rapidi e agevoli. Infatti, se l’operatore mette in discussione la contestazione e sostiene che i dati di fatturazione siano corretti, può essere necessario presentare un ricorso addirittura al giudice di pace o ad altre autorità garanti, eventualmente con il sostegno di qualche associazione di consumatori.

Oltre a quanto scritto, il cliente ha diversi modi per difendersi ed impedire che una gestione approssimativa da parte del fornitore si traduca in un danno economico. Il nostro impegno quotidiano a fianco delle imprese ci ha insegnato a non demordere mai e a non arrendersi di fronte ai casi di disservizio o di errata fatturazione, perché solamente insistendo, si ottengono risultati più che buoni e si riesce ad ottimizzare la spesa complessiva per la telefonia aziendale, generando inoltre consistenti risparmi. 

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