Si chiama Titan ed è la nuova auto elettrica senza conducente progettata da Apple. Arrivo previsto sul mercato: 2020. Pronti alla rivoluzione?
Auto elettrica: Apple sfida Google
La crescita dell’impero creato da Steve Jobs sembra non conoscere ostacoli. Dopo aver progettato e brevettato il prototipo di smartphone e aver reso questo accessorio irrinunciabile, tanto da aver dato vita a numerose imitazioni, l’azienda che ha fatto della mela morsa il suo simbolo sembra desiderosa di stupire nuovamente i suoi seguaci.
Questa volta, lo staff che ha preso le redini di Jobs avrebbe dichiarato di essere intenzionata a brevettare la prima auto elettrica autonoma e priva di conducente. Si tratta di Titan, veicolo completamente autonomo in grado di gareggiare contro i prototipi proposti da Google e che, secondo le stime della casa produttrice, dovrebbe essere lanciato sul mercato entro il 2020.
Auto elettrica: muoversi nel traffico cittadino senza conducente
Certo, non è la prima volta che si parla di auto elettriche: i veicoli tradizionali, dotati cioè di conducente, sono ormai ampiamente diffusi, specie nelle grandi città. A sorprendere, questa volta, non è il tipo di alimentazione concesso al veicolo ma il tipo di conduzione. Come già anticipato, Titan non avrebbe bisogno di un conducente a bordo ma sarebbe in grado di orientarsi nel traffico cittadino grazie ad un sistema totalmente autonomo, pensato per rilevare gli ostacoli e procedere senza alcun problema su ogni tipo di terreno.
Un vantaggio non da poco, insomma, che si rivelerebbe adatto a rispondere alle esigenze di diverse tipologie di guidatori. Si pensi, ad esempio, ad anziani e minori: molti di loro non potrebbero utilizzare le auto elettriche perché non più (o non ancora) in grado di guidare un veicolo tradizionale, ma sarebbero ben lieti di sfruttare un veicolo autonomo per il disbrigo delle loro faccende quotidiane.
Inoltre, un veicolo così progettato sarebbe in grado di offrire un ottimo mezzo per lo spostamento di persone in particolari condizioni fisiche: disabili, passeggeri affetti da malattie croniche e passeggeri che non godono di un perfetto status psicofisico potrebbero approfittare di questo tipo di auto per spostamenti su lunghe e medie tratte.
Auto elettrica: sogno o realtà?
Tutto ciò che è stato detto fino ad ora sulle nuove auto elettriche proposte da Apple non è certo: si tratta di indiscrezioni trapelate nel corso di interviste a ingegneri e ricercatori, ma che il responsabile, l’ormai noto Tim Cook, è sempre stato pronto a smentire o a confermare vagamente, creando non appena un senso di smarrimento tra gli appassionati di tecnologia, ma anche una crescente curiosità. Cerchiamo di capire, invece, cosa ci sia di certo e cosa, invece, sembrerebbe troppo futuristico.
La nuova auto elettrica proposta da Apple sembrerebbe in lavorazione. A testimonianza di ciò ci sarebbero i recenti contatti presi da Tim Cook con ingegneri come Nan Liu, brevettatore di un sistema di ricarica per veicoli elettrici via wireless, e Kurt Adelberger, uno degli inventori di un meccanismo di ricarica intelligente.
Sembrerebbe probabile una maggiore attenzione per l’ambiente da parte di Apple che, questa volta, vorrebbe destinare la propria invenzione al miglioramento delle condizioni di vita di una fascia di cittadini sempre maggiore, oltre che al mantenimento dello stato di benessere di città e piccoli centri urbani. Secondo il sistema sviluppato dalla start up Nuvve, denominato V2G, “Vehicle to grid”, le auto prodotte da Apple sarebbero in grado di ricaricare le batterie quando connesse all’apposita colonnina e di scaricare energia da rivendere al produttore quando questa è in esubero. Questo sistema, messo a punto da Nissan ed Enel, sarebbe stato uno dei motori in grado di incentivare la vendita di auto “green” in Gran Bretagna e potrebbe cambiare radicalmente la situazione nel resto d’Europa e in America.
Una simile attenzione alle problematiche ambientali da parte di Apple non sorprende: recentemente, uno dei responsabili della sede principale dell’azienda, ovvero lo stabilimento californiano, ha chiesto e ottenuto l’installazione di una serie di pannelli solari che permetteranno all’azienda di essere energeticamente autosufficiente entro la fine del 2016.
Sul fatto che possa trattarsi non appena di un modo per ottimizzare i consumi ma di un’abile strategia per studiare da vicino i meccanismi di produzione dell’energia da fonti rinnovabili e testare le forme di accumulo dell’energia così ricavata. Molto è stato fatto, anche se a porte chiuse e lasciando trapelare pochissimo, ma altrettanto è ancora da fare: in quattro anni, la tecnologia andrà avanti e anche altre aziende concorrenti saranno in grado di immettere sul mercato veicoli autonomi e capaci di adottare le strategie proposte da Apple.
E’ anche vero che Elon Musk, CEO di Tesla e attento osservatore del mercato automobilistico, ha recentemente rivelato in un’intervista che entro il 2020, anno in cui dovrebbe essere messa sul mercato la prima auto Apple, il mercato automobilistico e, in particolare, il settore dedicato alle auto ad energia elettrica, sarà tanto ampio da permettere a più produttori di mostrare i loro prodotti e di conquistare consensi sempre maggiori.
Un nuovo modo di vivere il traffico urbano
A questo punto, sembrano decisamente superficiali le voci che da mesi si inseguono su internet circa il design della “Apple Car”: la carrozzeria, che ricorderebbe una piccola utilitaria a due o tre posti, sembra ricalcare le fantasie dei film di fantascienza degli anni ’70, mentre la totale assenza di sterzo e pedali avrebbe preoccupato non poco gli scettici che, temendo un eventuale guasto del mezzo, non saprebbero come correre ai ripari.
Molte le novità, quindi, che sembrerebbero poter essere confermate entro la fine del 2016 o gli inizi del 2017. Ciò che resta da fare è, almeno per il momento, attendere che l’amministratore delegato Apple lasci trapelare ancora qualche informazione: se Iphone, Ipod e Apple Watch hanno già conquistato il mercato e il modo di concepire il tempo libero, non sorprenderà se l’auto elettrica cambierà il modo di guidare e districarsi nel traffico urbano.