Energy Manager
Utilizzare l’energia in modo razionale è un desiderio di parecchie aziende, costantemente alla ricerca di professionisti che si occupino di consigliare, analizzare e soprattutto, progettare soluzioni tecnico-finanziarie legate al risparmio energetico.
Chi è l’energy manager
L’energy manager è una figura consulenziale che valuta il consumo energetico delle aziende e lo ottimizza in relazione all’utilizzo fatto dalle stesse.
Alcune realtà aziendali sono persino obbligate per legge ad assumere un consulente energetico, tant’è che sono più di 1500 gli energy manager nominati nel 2013. Di questi solo 144 sono stati assorbiti dal settore pubblico con una netta prevalenza del manifatturiero, che risulta essere il comparto più interessato a questa figura.
Per la legge 10/91, gli energy manager si occupano di verificare i consumi delle aziende, promuovono azioni di impiego razionale delle fonti energetiche e si assicurano della predisposizione di bilanci energetici.
Da un punto di vista operativo, l’energy manager supporta i decisori aziendali nella scelta dei fornitori, valuta la fattibilità dei progetti aziendali in campo energetico e predispone i contratti con i fornitori di energia, valutando costantemente eventuali correzioni da apportare al sistema energetico aziendale.
Perché bisogna averne uno in azienda?
La nomina di un energy manager è obbligatoria per quelle imprese che consumano 10.000 tep per le proprie attività e per gli enti pubblici o i soggetti del terziario che consumano 1.000 tep. La sua assenza presso i soggetti che raggiungono tali consumi è passibile di sanzione economica. Anche i Comuni con più di 10.000 abitanti devono averne uno.
L’energy manager può essere inquadrato in azienda come dipendente o come consulente esterno. Nel primo caso la retribuzione sarà rapportata alla qualifica di assunzione. Non esistendo ancora un albo per questa figura professionale, non esiste nemmeno un tariffario per chi si pone come consulente esterno.
Come diventare energy manger?
Non esiste un percorso formativo unico, tuttavia se si sceglie di raggiungere tale obiettivo è necessario scegliere un corso di laurea ad indirizzo ingegneristico, unendo nel percorso post-laurea un master o un corso di formazione.