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La fumata nera dell’Europa e della Politica

Da cittadino e poi da imprenditore, il 9 settembre in occasione della riunione straordinaria indetta dai ministri dell’energia UE per il caro energia e gas, si attendeva una misura risolutiva e una risposta concreta.

Una regolamentazione del prezzo del gas e di conseguenza dell’energia, era auspicabile e doveroso, considerate le difficoltà e la disperazione di Imprese e Famiglie, ormai sul lastrico.
Le bollette di luglio ed agosto, sono state le più onerose in assoluto, generando sfiducia e, inutile dirlo, problemi finanziari non indifferenti.
Gli operatori energetici, sempre più sul “piede di guerra”, accettano a malincuore le rateizzazioni dei loro clienti, essi richiedono garanzie sempre più oneorse ai consumatori; anch’esse sono aziende e devono rispettare e garantire un rischio moderato per i propri azionisti; un vero e prorpio caos, con scelte obbligate e strade a senso unico, insomma chi si ferma è perduto.

Sicuramente, mai come in questo momento, ci sarrebbe voluto un reale aiuto alle Imprese, alle Famiglie e a tutta la Supply Chain Energetica.

Questa crisi è peggio del Covid, la semplice manovra del Credito D’imposta e altri piccoli ed innoqui provvedimenti, non sono abbastanza per superare “l’onda dei prezzi”.

Da 20 anni aiutiamo le aziende a gestire le migliori forniture, l’aggregazione è una chiave di lettura, ci scontriamo, giorno dopo giorno, con nuove problematiche e ci rendiamo conto bene, della dura e cruda realtà del mercato.
Sentiamo fortemente la tensione e i nervi tesi di persone, che cercano di sopravvivere con la propria azienda, garandendo occupazione e produzione, nonostante tutto.

A nostro parere, i politici non si rendono conto abbastanza, altrimenti perchè ancora rimandare? Perche questa ulteriore “FUMATA NERA PER IL TETTO MASSIMO ? Siamo spettatori di un’annientamento economico di Imprese e Famiglie.

Un’irresponsabilità che non ci saremmo mai aspettati dalla politica, ma soprattutto dall’Unione Europea.
I politici sono uniti solo ed esclusivamente per fare la guerra?

Noi Paese Italia, pacifisti naturalmente e innamorati della stessa vita, non abbiamo mai smesso di inviare armi al fronte, con un costo per i cittadini importantissimo e certificato.
Vi siete mai chiesti, se le aziende produttrici di armamenti hanno problemi per i rincari energetici? Vi assicuro di no, magari marginalmente.

Se solo ci fosse un politico o una classe politica, che la pensasse diversamente, ovvero che le risorse stanziate per l’invio delle stesse armi, possano diventare risorse per i cittadini e le aziende, be’ allora meriterebbe il voto e la nostra rappresentanza in Europa.
Quelle risorse oggi servono per le IMPRESE, i motori della creatività economica e del benessere per tutti.
Certo questo è un nostro pensiero, condivisibile o non, potrebbe realmente salvare aziende e persone.
Le risorse aiuterebbero le aziende a superare questo momento e accelerare la transizione ecologia, per uscire indipendenti sia dal gas che dai combustibili fossili e dal disordine della guerra.
Una responsabilità per le future generazioni.

” IL POPOLO DELL’EUROPA SI CONDANNA A MORTE SICURA SE NON CESSA DI ESSERE VIOLENTO.”
Mahatma Gandhi
” NON CI SARA’ MAI LA PACE SE LE GRANDI POTENZE NON OPTANO CORAGGIOSAMENTE PER IL DISARMO”
Mahatma Gandhi

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