La Hemp Body Car: l’auto di canapa che si ricicla

Quando si parla di hemp body car, nessuno sa di cosa si tratta. Eppure, non sono pochi gli
esperti del settore automobilistico che hanno già immaginato questo prototipo del futuro come
vero padrone del settore automobilistico. Il motivo è semplice: la hemp body car è una macchina
pensata per dare il massimo della resistenza e della sicurezza, con un investimento minimo.
Occorre, allora, capire meglio come funzioni.

La hemp body car fu progettata da Henry Ford, per poi essere sviluppata e prodotta (sotto forma
di prototipo) nel 1941. Si tratta di un veicolo realizzato con uno speciale materiale plastico,
ottenuto dalla lavorazione dei semi di soia e di canapa. Il risultato ottenuto è un prodotto
particolarmente resistente, pensato per proteggere i guidatori dagli urti in maniera efficace ma
senza rallentare la guida. La carrozzeria di questo veicolo, infatti, è leggera ma robusta, pensata
per le esigenze dell’uomo contemporaneo, che ha bisogno di spostarsi rapidamente ma in
sicurezza.

Se è vero che avere una carrozzeria in materiale naturale sarebbe già un ottimo risultato per
un’azienda automobilistica che guarda al futuro, è anche vero che Henry Ford non si fermò a
questo. Pensò anche di alimentare il veicolo con un carburante naturale: etanolo di canapa,
ottenuto distillando i semi della pianta. Alla base dell’idea di Ford c’è un’intuizione da non
sottovalutare. Egli, infatti, in quanto industriale e arguto progettatore, pensò di non utilizzare
materiali, come il legno o il metallo, che avrebbero impiegato anni per svilupparsi, ma prodotti
che, in appena un anno, sarebbero stati pronti per essere utilizzati.

Per chi, oggi, pensa all’idea di Ford non è difficile fare alcune considerazioni economiche e
sociali. Un’auto in canapa e soia sarebbe economico, efficiente e poco costoso, adatto per
fornire ad ogni tipo di clientela un mezzo di trasporto sicuro e semplice da alimentare. Il petrolio,
come ormai risaputo, è in via di esaurimento e trovare un nuovo carburante sarebbe il modo
migliore per continuare ad utilizzare le auto, senza modificare eccessivamente le proprie
abitudini. Vien da chiedersi per quale motivo nessuna azienda abbia pensato prima di
sviluppare un simile veicolo che, dati i cambiamenti in atto, sarebbe un vero investimento.

I vantaggi legati a questo modello non sarebbero pochi. Un’auto totalmente compatibile si
rivelerebbe perfetta non solo per un utilizzatore che rispetta l’ambiente e desidera muoversi
utilizzando un veicolo che non inquini, ma anche per chi pensa ai costi di gestione e smaltimento
dei mezzi tradizionali e vuole ottimizzare il proprio investimento. Se si pensa a quanto sia difficile
rottamare un’auto e quanto possa essere costoso eliminare i diversi componenti meccanici, ecco
che un’auto di canapa può diventare un investimento interessante per gli acquirenti del futuro.

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