Con “Sinfonia” Bolzano punta a diventare smart city entro il 2019

Abbattimento dei consumi e aumento delle fonti rinnovabili: ecco come Bolzano si trasformerà in una smart city. Grazie al progetto Sinfonia.


Bolzano: smart city e soluzioni green

Il Sole24Ore lo ribadisce anno dopo anno, inserendola al primo posto tra le città in cui si vive meglio in Italia. Ma questo non è l’unico primato di Bolzano: entro il 2019, infatti, il capoluogo altoatesino punta a diventare anche una “smart city”, una delle città più tecnologiche d’Europa.

Merito del progetto smart city “Sinfonia” (Smart INtiative of cities Fully cOmmitted to iNvest In Advanced larged energy solutions) che, partito nel 2014 e cofinanziato dall’Unione Europea, prevede per le città pilota una crescita del 20% dell’energia rinnovabile e l’abbattimento di circa il 40-50% dell’energia proveniente da combustibili fossili attualmente consumata. Con una condizione fondamentale: tutte le soluzioni messe a punto per raggiungere questo obiettivo devono poter essere replicabili su larga scala anche da altri centri urbani europei di medie dimensioni.

Il programma vede la partecipazione del Centro di Ricerca Eurac, l’Istituto per l’edilizia sociale, l’Agenzia Casa Clima e la Società elettrica altoatesina e in pochi anni trasformerà Bolzano (e Innsbruck, altra città pilota del progetto) in un centro sempre più all’avanguardia da prendere come modello non solo in Italia, ma anche all’estero.

 

Ecco i progetti per Bolzano smart city

La trasformazione di Bolzano in una vera smart city si fonda su tre pilastri fondamentali:

1) Estensione del teleriscaldamento

Questo sistema di diffusione del calore è molto utile in regioni, come il Trentino e il Veneto (vedi l’aumento del teleriscaldamento con biomasse avvenuto negli ultimi anni a Venezia), in cui c’è la necessità di tenere il riscaldamento acceso per molti mesi durante l’anno. Nel caso di teleriscaldamento, infatti, ogni abitazione non ha la propria caldaia, ma esiste una centrale termica principale che fornisce calore alle diverse utenze attraverso una rete di tubature interrate.

In questi tubi scorre acqua calda che ogni casa intercetta e trasforma, mediante una centralina detta scambiatore, in calore che distribuisce attraverso i termosifoni, i pannelli o qualsiasi elemento sia presente negli ambienti domestici, provvedendo anche al riscaldamento dell’acqua.

Nel cammino per diventare una città veramente smart, Bolzano sta pian piano trasformando questa rete di riscaldamento in una “rete intelligente” in grado di monitorare i flussi dei consumi e permettere un intervento laddove si riscontrino anomalie. L’obiettivo è ridurre al minimo gli sprechi, diminuendo in questo modo anche i costi.

2) Installazione di una rete di totem interattivi con sensori intelligenti

150 smart point saranno installati in tutta la città e saranno in grado di rispondere a diverse necessità:

– diventeranno il punto di riferimento per la ricarica di piccoli dispositivi elettrici (tra cui anche le bici);

– consentiranno ai cittadini di interagire con l’amministrazione o la polizia municipale e di informarsi in tempo reale su eventuali ingorghi o problemi al traffico cittadino;

– saranno in grado di raccogliere informazioni preziose sulla qualità dell’aria e fornire dati meteo aggiornati;

– permetteranno di collegarsi al wi-fi cittadino.

3) Risanamento dei vecchi edifici

“Nonostante le norme in vigore obblighino a rendere trasparenti le informazioni sui consumi per il riscaldamento e raffrescamento delle abitazioni, in gran parte del Paese queste informazioni sono negate o addirittura false, per cui continuiamo a vivere in case colabrodo”. Questo è l’allarme lanciato dal vicepresidente di Legambiente Edoardo Zanchini durante la presentazione del dossier “Basta case colabrodo” che fotografa i consumi energetici e gli sprechi nelle nostre case.

È proprio per cercare di risolvere questa situazione che una delle tappe di trasformazione di Bolzano in una smart city prevede proprio il risanamento dei vecchi edifici attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici e di infissi di ultima generazione che consentirebbero di ridurre fino al 40% il consumo di energia tradizionale, aumentando il ricorso alle rinnovabili.

Bolzano smart city

 

 Perché proprio Bolzano?

In realtà, non è difficile capire la scelta della città altoatesina come guida per “Sinfonia”. Bolzano infatti:

– è ricca di sole;

– ha una rete idrica ben fornita;

– il territorio comunale è attraversato da una rete ciclabile ben strutturata;

– è da sempre attiva nel settore della ricerca. Le varie amministrazioni, infatti, hanno da tempo iniziato a percorrere questo cammino con lo scopo di arrivare ad un futuro sempre più sostenibile energicamente. In questo senso di rilievo è la scelta di concentrare gli sforzi nel campo della mobilità con la produzione di idrogeno come carburante “green”. Sono già 5 i pullman ad idrogeno che sono andati a sostituire i veicoli tradizionali nel sistema di trasporto pubblico.

Ecco allora che la partecipazione al progetto Sinfonia arriva a completamento di un percorso già avviato da tempo e che porterà, oltre che innumerevoli vantaggi ecologici e sociali, anche importanti impulsi per le aziende locali e un risparmio concreto per la popolazione.

Affinché si realizzi una città realmente “intelligente” è quindi necessaria la partecipazione di tutti i cittadini che devono diventare in prima persona “compositori” della Sinfonia che farà di Bolzano il teatro di un’opera di rinnovamento che nasce per una città ma aspira a diventare dell’Italia tutta!

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