Poche settimane fa vi avevamo parlato dell’alto potenziale inquinante delle cialde per il caffè espresso, dovuto principalmente all’errata differenziazione dello scarto, che diventa ancora più dannosa per l’ambiente in caso di utilizzo di capsule in plastica e alluminio.
Il settore del fast coffee è in forte espansione, con volumi di crescita del 20% annuo. Basti pensare ad esempio, alla diffusione di distributori che utilizzano capsule in plastica negli uffici, oltre alla mole venduta ogni anno, di macchine casalinghe per l’espresso fai da te. Un mercato, quello del caffè monodose con dei numeri da capogiro che ci fanno riflettere sulla necessità di smaltire nella maniera più corretta possibile i rifiuti derivanti dall’utilizzo delle capsule o delle cialde.
Se già ci auspicavamo un miglioramento della situazione allora, figuriamoci ora che nel team Garbini Consulting è entrato un nuovo fornitore in grado di offrire una soluzione a questo problema. Grazie al suo apporto infatti siamo in grado di offrire una soluzione completamente eco-sostenibile a tutte quelle aziende che cercano capsule o cialde per caffè biodegradabili e compostabili.
Offrire soluzioni in grado di garantire risparmio alle imprese e, al tempo stesso maggiore attenzione all’ambiente, è da sempre la mission del gruppo Garbini Consulting, che grazie a questa nuova partnership consolida la sua attenzione nella ricerca e sviluppo di nuove soluzioni nel mondo del packaging.
Godersi un caffè a impatto zero (come il nostro blog!), è da ora possibile, grazie alle capsule prodotte nel primo impianto in Italia che utilizza derivati puri della lavorazione di materie prime vegetali, ricircolo chiuso dell’acqua ed energia proveniente da impianti fotovoltaici.