Il Riciclato Circo Musicale è la band che ha animato il nostro evento “Riallacciamo i fili”: un gruppo incredibile, non solo per bravura e sonorità ma anche per l’essenza stessa che contraddistingue il progetto musicale.

Il gruppo nasce nel 2006, con una squadra formata da quattro musicisti provenienti da generi ed esperienze artistiche differenti, ma che hanno in comune la passione per la ricerca e la continua sperimentazione sonora. I quattro musicisti sono: Andrea, Simone, Freddy, Kaio Michele. Il gruppo musicale è Riciclato perché per comporre i proprio suoni utilizza strumenti realizzati con materiali di recupero e oggetti di uso comune. Con questi oggetti hanno costruito (e suonato) strumenti di ogni tipo, inventandone addirittura di nuovi. Tra le loro invenzioni più celebri, i cui nomi sono spesso un gioco di parole derivato dall’unione tra l’oggetto e lo strumento a cui assomiglia, ci sono la Chiteja (chitarra + teglia), il Bassolardo (basso+battilardo), la Buzzeria (batteria+cesti spazzatura), che sono i più classici e contemporanei. Non mancano gli strumenti più tradizionali-etnici, come il Battifon o il Barattolao, fino alle creazioni originali, tra le quali la Medusa e il Casalingatore.
Li abbiamo intervistati per i lettori del nostro blog:
– Come possono la musica e l’arte cambiare idee e sensibilizzare sui temi ambientali?
– Da cosa siete partiti per il vostro progetto? Dalla sperimentazione musicale o dall’amore per il riciclo?
– Posso evitare di comprarmi una chitarra classica e farmi qualcosa di simile da solo? Cosa ne pensate? Poi come si impara a suonare il proprio strumento riciclato?
Costruirsi da soli gli strumenti è divertente, impegnativo e appassionante. Non sempre vengono come ci si aspetta e a volte ti stupiscono per la perfezione. Costruire strumenti è un’arte e farlo con materiali di recupero una sfida. Tutto questo rende la vicenda democratica ma soprattutto, come tu dici, dopo bisogna imparare a suonare quel particolare strumento inventato o riprodotto con materiali di scarto: è una ricerca e uno studio continui.